Il piccione delle nostre città, o meglio colombo di città, è una forma re-inselvatichita del piccione da noi allevato come uccello ornamentale, da carne o viaggiatore. Appartiene alla specie Columbia livia. Selezionato dall’uomo, è perfettamente adatto a vivere di fianco a noi, e sfruttare la nicchia ecologica, fatta di cibo e rifugio sicuro, che noi stessi gli prepariamo.
Oltre ai colombi, esistono altri uccelli in grado di dare disturbo alla vita urbana, poiché gregari, intelligenti e prolifici tanto da diventare numerosi e poter essere considerati veri e propri infestanti.
I gabbiani, Larus michahellis e consimili, non sono più confinati alle località marine. A Roma si stima ne viva una colonia di 20/60mila esemplari, in continuo aumento.
Da circa 20 anni hanno colonizzato le discariche di rifiuti della pianura padana, lontano dal loro habitat di origine; in numerose città dell’interno, Torino prima tra tutte, le comunità di gabbiani si fanno notare molto più dei piccioni, perché più audaci ed aggressive nella ricerca di cibo.
I più piccoli tra gli uccelli infestanti sono gli storni (Sturnus vulgaris). Ogni giorno migrano a gruppi che possono contare anche centinaia di individui, dai siti di alimentazione, posti di norma nelle campagne, verso i dormitori cittadini, dove contano sul calore della città e la minor presenza di predatori. Sotto gli alberi di parchi e viali cittadini all’ora del tramonto, oltre al chiasso gioioso dei richiami, si sommano purtroppo gli escrementi, che ricoprono letteralmente tutto ciò che c’è sotto.